Un progetto in collaborazione con Fabiola Serra

Guarda il video per scoprire come è nato il progetto in collaborazione con Fabiola Serra, curatrice delle pagine “La Natura è la cura: erbe spontanee in passeggiata e “la_cura_verde_smeraldo” per imparare a conoscere e riconoscere le piante e i fiori del nostro territorio!

Cerca la pianta e scopri dove trovarla!

Polmonaria

La Polmonaria (Pulmonaria officinalis), è una pianta che fiorisce  nei primissimi mesi dell’anno (febbraio/marzo) nei sottoboschi umidi.
Anche dopo la fioritura, è possibile notare le sue foglie che presentano una particolare puntinatura chiara.

FOGLIE: sono pelose, vellutate al tatto. Per la loro somiglianza agli alveoli polmonari, anticamente si credeva che la pianta avesse virtù curative per le affezioni delle vie respiratorie: da qui, il nome ‘Pulmonaria’.
La scienza ha poi smentito questa sua proprietà.

FIORI: Inizialmente assumono una colorazione purpurea, poi, con la maturazione della pianta, diventano blu/indaco. E’ stato osservato che questa variazione di colore potrebbe portare gli insetti impollinatori a preferire i fiori giovani, favorendo in questo modo l’impollinazione.

DOVE TROVARLA: Strà di Bosc

Bardana

La bardana (Arctium lappa) è una pianta che predilige le zone umide, e che in primavera produce foglie molto voluminose, tanto da poter essere ripiegate ed usate in campagna come cappelli di fortuna in caso di improvvisi acquazzoni o per proteggersi dal caldo eccessivo.

FOGLIE: sono morbide al tatto, opache, leggermente biancastre nella pagina inferiore. Possono raggiungere fino ai 50 cm di lunghezza e 40 cm di larghezza.

FIORI: compaiono nel secondo anno di vita (da luglio a settembre), sono riuniti in capolini sferici e racchiusi in brattee uncinate.

FRUTTI: la strategia evolutiva della bardana l’ha portata a sviluppare capolini uncinati, ’programmati’ per attaccarsi al pelo degli animali e per essere dispersi nell’ambiente (dispersione zoocora). Proprio questa capacità di aderire a pelo e tessuti ha ispirato la nascita del velcro, il sistema di chiusura a strappo.

DOVE TROVARLA: Strà di Bosch

Sigillo di Salomone

Quello che viene comunemente chiamato ‘Sigillo di Salomone’ ha in realtà un nome botanico abbastanza complesso: Polygonatum multiflorum, o Polygonatum odoratum a seconda della quantità di fiori che ospita (sono due specie differenti).

FOGLIE: sono glabre, cioè prove di peluria, e di forma ellittica. Si alternano a destra e a sinistra lungo un unico fusto che spunta dal terreno.

FIORI: per proteggere i fiori, e quindi i futuri frutti, il sigillo di Salomone li nasconde sotto le proprie foglie. Guardandolo dall’alto è infatti impossibile scorgerli, ma dopo aver riconosciuto le foglie potrete abbassarvi a fianco e notare file di piccole campanelle bianche, con bordi sfumati di verde. I fiori della specie P. odoratum hanno un odore molto gradevole. Sono visibili in primavera, verso il mese di aprile.

FRUTTI: sono bacche simili ai mirtilli, ma fortemente tossiche e che maturano nel periodo autunnale. La confusione di questi due frutti può risultare fatale data la loro elevata tossicità.

DOVE TROVARLA: Strà di Bosch

AGUZZA LA VISTA!

Quattro specie a confronto!

Yellow archangel (Lamiastrum galeobdolon subsp. montanum), flowers, Kings Wood, Sanderstead, Surrey, England, May.
LAMIO GALEBDOLON - Foglie dal bordo seghettato - non urticante - fiori gialli caratteristici
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MARRUBIO - Foglie tondeggianti - peluria fine e folta su fusto e foglie - caratteristico odore sgradevole
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PARIETARIA - Foglie dal bordo regolare e liscio - non punge - inodore
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ORTICA - Foglie cuoriformi dal bordo seghettato - presenta di peli urticanti si foglie e fusto - odore caratteristico